Coltiva ciò che ami

L’amore è una cosa semplice dice Tiziano Ferro.
Facile a dirsi ma poi....
Bisogna coltivarlo perchè si mantenga vivo..



Per lunghi anni non è stato così per me.
Anzi era ansia, era discussioni, era incomprensioni.
Erano parole forti, mani veloci, presenza inesistente.

Mi ricordo benissimo di essermi chiesta “Ma il mio destino è davvero tutto qui?”
“I miei sogni di bambini, i desideri di adolescente, le speranze di donna.. sono in questo “poco” che stavo ricevendo?”

Ascoltavo canzoni in cui si parlava di prendersi cura
Leggevo libri in cui si lottava per amore
E poi il mio era davvero …. Niente…
Poi ho preso il coraggio..
Anzi la vita mi ha dato la possibilità di prendere una decisione, anche se al momento l’ho vissuta come una sconfitta, ora capisco che era possibilità…

Perché accade..
noi non riusciamo ad uscire da una situazione ed ecco che accade qualcosa..
qualcosa che se accettiamo diventa via d’uscita..
anche se al momento sembra una cosa distruttiva.

Io ho capito che serve tempo per valutare gli eventi della vita.
Tempo per avere la visione d’insieme.
Tempo per capire.
Tempo per valutarne le conseguenze.
Tempo per leggerne i risvolti.

La vita mi ha insegnato che cose che sembravano bellissime sono risultate distruttive e altre che sembravano molto brutte hanno portato doni inaspettati.

La vita è un po’ come quei giochi in cui ci sono tanti puntini da unire con un numerino da 1 a 30… all’inizio non si capisce nulla, poi si intravede qualcosa, ma è solo alla fine che valutiamo il disegno.

Forse dovremmo fare cosi.
Vivere ogni giorno il singolo pezzettino da un numero all’altro.
Senza giudizi e senza aspettative.
Magari con un po di paure, manciate di risate nel percorso.
Incontri interessanti e altri che fanno andare fuori strada.

Io in un pezzettino ho incontrato Stefano e con lui ho proprio sperimentato e capito che l’amore deve essere coltivato. Deve essere curato. Sostenuto.
Ci devono essere attenzioni. Tutti i giorni.
Per ricordarsi che ci si sceglie. Ancora. Ogni giorno.

Che si prende quello che noi chiamiamo “il pacchetto completo”, non solo il buono e il facile. 
Ma tutto. Figli compresi.

I figli non tuoi come se lo fossero.
I figli difficili anche se vorresti scappare.
I costi e i pesi di tutti perché la famiglia è una.
Complicata e imperfetta.

Quando io non ne volevo sapere di una vita con lui, 
perché avevo paura, 
perché non mi fidavo più, 
perché non volevo credere che ci fosse una seconda possibilità per me … 
mi ha fatto sentire proprio la canzone di Tiziano Ferro

“Ti verrò a prendere con le mie mani
E sarò quello che non ti aspettavi
Sarò quel vento che ti porti dentro
E quel destino che nessuno ha mai scelto
E poi l'amore è una cosa semplice e adesso, adesso,... adesso te lo dimostrerò”


Ed è così.

L’amore non va raccontato.
Va dimostrato.
Va coltivato.
Va protetto.
Va condiviso.
Va aspettato.


Alla prossima
Silvia






Commenti

  1. Pelle d'oca ed emozione. Grazie 🤗

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  2. bello , bello ..bello !!!!! ormai quasi non guardo più i lavori ma leggo ciò che scrivi :P
    baci

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    1. Ecco... le parole sono "mezzo" per spiegare il progetto... e il progetto ha sempre un senso che va spiegato.. ma guarda anche quello ahahahahha

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