Anime legate da un filo rosso - Unmei no akai ito


La leggenda del filo rosso è un'antica credenza orientale che racconta come le anime gemelle siano legate da sempre e per sempre da un filo sottilissimo, legato al mignolo della mano sinistra oppure, secondo alcune versioni, alle caviglie.
Il filo rosso del destino unisce in maniera indissolubile due persone a dispetto di differenze di età, di ceto sociale, di luogo di nascita o di residenza: è un legame indistruttibile, insomma, più forte di tutti e di tutto.

Il filo rosso in certi casi può essere estremamente lungo e per questo motivo può intrecciarsi, aggrovigliarsi, annodarsi: sono le difficoltà che possono minare un rapporto, renderlo complicato, che possono rischiare di comprometterlo. Due anime che sono destinate a congiungersi, comunque, lo faranno in un modo o nell'altro ed ogni groviglio che sarà sciolto, sarà il superamento di una difficoltà o di un ostacolo frappostosi alla felicità dei due amanti. Il legame diventerà più forte, più vivo, più autentico e durerà per sempre.

Su internet potrete leggere innumerevoli versioni di questa leggenda.. del periodo della dinastia Tang e di Wei che voleva cercare moglie. Ma quello che mi piace di questa storia è il fatto del filo rosso che unisce le nostre anime, anime destinate a conoscersi.

E questo non solo in amore ma anche nelle amicizie.

Così mi è capitato di incontrare une persona, guardarla negli occhi e “riconoscersi”.

Quel capire "a pelle" che si hanno cose in comune, sebbene si viva lontane, con vite diverse, lavori diversi, situazioni diverse.

Quando ho conosciuto Patrizia è stato così. Eravamo ad un meeting ASI, io avevo visto un suo album e mi aveva colpito molto ma non sapevo di chi fosse (erano anonimi perché erano oggetto di sfida): poi c’è stato uno scambio di pocket letter, ne pesco una a caso ma non capisco di chi è.
Torno a casa e trovo nascosta in una busta una sua descrizione. La cerco. La chiamo. Era lei.

Eravamo allo stesso meeting ma non ci eravamo conosciute. Ma il destino aveva lavorato per noi.

Abbiamo iniziato a scriverci e poi a sentirci al telefono e sempre più abbiamo scoperto di avere cose in comune, di capirci, di ascoltarci. E non era più questione di scrap ma di ciò che eravamo noi. Abbiamo fatto incontrare le nostre famiglie e anche i nostri mariti hanno dimostrato subito  una ottima intesa.

Questa estate, che ho fatto molte revisioni della mia vita, ho pensato molto a lei.

Una estate in cui mi sono presa tempo per me per riposarmi, capire, analizzare, sentire e capire, ho realizzato che pur conoscendola da poco, pur vedendola poco lei è una delle persone più importanti della mia vita, anima fragile eppure battagliera, mamma presente e piena di ansia, moglie tenera e innamorata eppure capace di star da sola, sempre in lotta per la propria autonomia, occhi sinceri, parole rette. Mi ci ritrovo tanto. 
E così ho capito che sono stata fortunata. Il filo rosso che ci ha fatte incontrare so che ci unirà sempre e non si spezzerà.

Perché lei c’è. Al di là di ogni lontananza, situazione, esperienza. E io ci sono per lei.

Così le ho dedicato un LO, uno scraplift di Sheena Rowlands.

Fatto a luglio, in una calda giornata estiva in cui ho conosciuto Giorgia Rossini e Anna Draicchio….

Due incredibili scrapper che ho avuto il piacere di conoscere. Perché dietro la parola SCRAP ci sono tante anime…. Ma questa è una altra storia.

Ti voglio bene Pat.

Silvia








Commenti

  1. Mi piace un sacco il lavoro che hai realizzato. E leggerti è sempre un piacere. Eh confermo Patrizia è veramente fantastica.

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  2. C'è sempre tanto amore in questo blog, una bella boccata d'aria.

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  3. Cavoli, leggerti e' sempre un piacere ed un tuffo al cuore!
    Bella la vostra amicizia, voi ed anche il LO!!!

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