Cosa ho imparato da questo strano momento

Fiuuuuuu... comincio con un respiro lungo lungo lungo...


Il tempo passato dall'ultimo mio post la dice lunga, lunghissima su come ho vissuto questo periodo.

Paura, non per la malattia ma per la gestione di questo momento cosi impegnativo

Incredulità, per come il mondo può cambiare da un momento all'altro

Stanchezza, per voler tenere tutto sotto controllo quando questo non era possibile.

Impegno, per gestire un modo di lavorare che non mi piace, tre didattiche a distanza, l'essere madre e moglie in un momento cosi, che già è difficile senza questo virus... ora diventa da paura...

Insomma una fatica...

E poi le energie sono finite e tutto ha preso il sopravvento.

In più, come nel gioco del Monopoli, sono arrivati gli imprevisti e la galera..

Ma con il nuovo anno ho deciso di darmi una scossa, di obbligarmi a vestirmi, di obbligarmi a tenere ritmi, a pretendere da me di vivere ogni istante anche se cosi "in apnea", come sotto una bolla.

Tutto questo non sarebbe stato possibile senza un passaggio importante, anzi senza alcuni passaggi importanti.

Il primo ripercorrere l'anno passato attraverso le foto fatte. Le scatto anche quando il morale è giù, perchè tutto deve essere ricordato. E poi si deve andare oltre per le cose brutte.

Cosi mi sono ricordata dei primi mesi, gli ultimi due meeting veri, dove ci si poteva abbracciare. Meeting che ho dato per scontato, che stavo per non fare. ma che alla fine anche se sembrava una pazzia ho fatto. Gita a Napoli con Elena e meeting Bolognese con Patrizia. 

Era il "prima". Prima che sapessimo cosa sarebbe accaduto. Prima della chiusura totale. 

Quando il coronavirus era un eco lontano raccontato in Cina, ma che sembrava non toccarci.

Da sempre ho avuto paura che accadesse la stessa cosa per la guerra

Se ne sente parlare, vedi immagini forti, sai che c'è. Ma "è là" e noi "siamo qua", quindi continuiamo la nostra vita normalmente. Ma è un attimo che le cose cambiano.. e tutto arriva.

E penso che avremmo tanto da imparare da tutto questo. Ma non è cosi.

Poi le foto andavano avanti, la prima fase. Le passeggiate, la pizza, la cassa integrazione, i tik tok, il tempo da riempire con i figli. 

La parentesi estiva dove tutto sembrava sopito, dove eravamo autorizzati a muoverci, non solo tra le regioni, ma c'è anche chi è andato all'estero..

E poi un nuovo lockdown, non subito totale, ma eravamo già tutti pronti.

E poi i tanti pensieri che ho scritto, il buongiorno della mattina su FB, e poi il vuoto che mi è preso. Nella testa proprio.. via la creatività, via i colori, via la speranza in un 2021 diverso.

E poi l'analisi di tutto questo percorso... i pro e i contro delle situazioni, la bellezza del tempo con i miei figli grandi che non avrei avuto senza questa situazione, ma anche il peso di tutta questa presenza.

Perchè alla fine è sempre cosi... cose belle e brutte si alternano. Sta a noi guardare il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto. Il panorama è quello... possiamo guardare il traffico o guardare in alto verso il cielo.

Ora i miei punti fermi. 

Io. Con la mia forza e le mie paure. I respiri che mancano e i momenti bui. Con la voglia di scappare e di abbracciare. Con le stanchezze e i momenti di silenzio. Con le mie chiusure. Con le mie debolezze. Il riconoscermi ancora nuova in questa situazione. Lo scoprire quanto valgo, quanta forza ho anche nelle cadute. Il conoscermi, ogni giorno di più. Tanto da poter essere vera sempre. Onesta. A testa alta anche quando chiedo scusa. Forse ancora troppo poco. Il mio essere LUCE. Anche nel buio. Di essere buio. Anche quando ne ho paura.

La mia famiglia. Allargata ma ristretta. Non abbiamo radici ahimè, Abbiamo tante foglie a cui speriamo di aver trasmesso qualcosa. Ma loro ci sono stati. Eccome ci sono stati. Anche quando non volevo alzarmi, anche quando ho dovuto alzare loro a forza. Ci sono stati con i loro difetti, portati all'estremo. Con delle adolescenze insopportabili e delle coccole inaspettate. Ci sono state nella fatica e nella condivisione della TV. Come un quotidiano portato all'estremo. Presenza forte quando sarebbero dovuti volar via.

Le amiche quelle vere. Quelle con cui non avresti mai pensato di fare in video la colazione, l'aperitivo, lo spacchettamento, la pipi, il lavaggio di denti, un bel pianto, qualche sana risata. Si sfoltisce. Per l'età. Per le priorità. Per le cose che accadono nella vita di tutti i giorni.

Lo scrap. Come àncora, come evasione, come respiro. Come terapia. Come percorso. Come sostegno. Come hobby che non è hobby, ma medicina. Come modo per scappare dalla mia quotidianità.

La mia casa. Come luogo in cui rimanere. Come protezione dal mondo "fuori". Come barriera non dal virus ma da "tutto il resto che non è noi". Per questo mi sono presa cura di lei in queste vacanze natalizie. Per questo ho cercato di cambiarla ancora, per sentirla "mia" ma anche "nuova". Per questo sento che l'ordine fuori mi aiuta a star meglio. Sto cercando di farlo capire a chi la vive con me, che preferisce il caos. 

E Stefano. Pilastro della mia vita. Devo aver fatto qualcosa di bellissimo nella vita per meritarlo. E se tutto questo ha modificato il nostro rapporto e ci ha messi in crisi per come l'abbiamo vissuto, ho capito una cosa fondamentale, una cosa bellissima... se qualcuno mi chiedesse cosa è l'amore è quello che mi ha insegnato lui: non capire il il comportamento dell'altra persona, ma amarlo cosi tanto da esserci. Comunque. Anche se non si capisce del tutto. Anche se non si condivide tutto. Non lasciarlo mai solo.

Ecco forse allora ha senso fermarsi e fare il punto della situazione. Questo mio album rappresenta questo. E' poco colorato perchè deve essere riflessivo. Da domani ci sarà posto per i colori. 

Oggi voglio ancora raggomitolarmi, raccogliere tutti i pezzi e metterli in fila, ho bisogno ancora di fare pulizia, per casa, nello scrap, nelle amicizie. Deve essere una vera ripartenza che non si ferma alla prima scossa.

Perchè l'ultima cosa che ho capito è che non voglio più perdere un solo istante di questa mia vita non vivendola. Posso fermarmi e respirare. Cercare nuovamente le forze e le motivazioni.

Ma mai più lasciare che la vita scorra senza che io la viva. E la assapori pienamente. Anche nella sua difficoltà. Anche nella sua tristezza a volte. Ma anche nelle risate e negli abbracci che aspetto numerosi.

Per la copertina ringrazio Elena Cortese


<3 Silvietta











Commenti

  1. 🤗Forte,fortissimo...
    E un grazie di cuore...💖
    😘

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  2. Emozione nel leggerti, così messa a nudo, in una riflessione così intima. ❤
    Pensieri e situazioni in parte condivise, in parte diverse, ma di uguale c'è il cambiamento, la rinascita. Abbandonato il superfluo in tutti i campi, mi sono riscoperta come donba. Mi hai fatto venir voglia di ricominciare a scrivere, per me.
    Stupendo e intenso progetto. Grazie ❤

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