BOM di Rosy Mercurio
Una sera mi sono presentata in una libreria, con l'idea di sentir presentare un libro di scrapbooking. Non sapevo assolutamente che quella sera avrei conosciuto una splendida persona che mi avrebbe riempito di pensieri e di idee e di voglia di mettermi in gioco. Una persona che non mi ha insegnato a fare un nuovo progetto o nuove tecniche ma che mi ha dato uno strumento, lo stesso che ha usato lei, per cercare di essere felice attraverso la creatività.
Qualcuno di voi sarà scettico a sentire queste cose. Ma lei lo racconta non in modo distaccato e superficiale. Lei racconta la sua vita. Racconta le sue gioie e i suoi momenti difficili presentando il libro e descrive come è andata oltre, come è riuscita a forzare la mano alla gioia e ci regala (perchè di regalo si tratta) la sua esperienza e le sue conoscenze attraverso degli esercizi che tutte noi possiamo fare.
Cosi ho iniziato a lavorarci...
Prima di tutto ho pensato che quando prendo in mano il BOM voglio sentirmi a casa, voglio trovare le cose e i colori che mi fanno stare bene.. e voglio ricordare cosa mi spinge ad essere creativa.
Voglio ricordarmi da dove arrivo, ma soprattutto dove voglio andare, e se ancora non so dove voglio andare…. Scoprirlo!
In mezzo a questo c’è e ci sarà il mio percorso, come
creativa e non.
Cosi ho iniziato a “vestire” il mio libro.
La vera copertina la devo ancora fare ma la cosa bella è che, da quando l’ho iniziato, ho iniziato a portare sempre con me in borsa un astuccio con penne colorate, washi, biadesivo. Scrappo da un po ma non l’ho mai fatto. Ora invece mi diverte. E lo faccio.
E quando sono al lavoro, in pausa pranzo, stacco velocemente per ritagliarmi almeno una ventina di minuti per poterci lavorare.
A casa mi è impossibile, almeno mi è impossibile in tranquillità. E cosi ho cambiato le abitudini.
Per avere un momento per me. Per radunare i miei pensieri. Spesso lo faccio al mattino presto. Quando arrivo al lavoro prima di tutti i colleghi. Per iniziare la giornata in modo colorato.
Ho già detto a Rosy che sarò una indisciplinata: ma è lei la
prima.
Il BOM è una traccia, uno strumento, che noi dobbiamo fare nostro e dunque colorarlo e riempirlo come ci sentiamo. Non c’è un modo “giusto” o “sbagliato” e questo rende ciascuna di noi libera di fare ciò che ci fa stare bene.
Se è un percorso verso la felicità affrontando le cose più
difficili allora io voglio farlo.
Se mi aiuta a mettere a fuoco i pensieri, se mi fa stare meglio, ad affrontare e a capire quali sono le mie paure allora…. PARTO.
Ho dedicato il mio BOM a me, perché penso di meritarlo. Perché
penso che dopo tanto tempo che faccio la mamma, la moglie, l’amica.. io merito
di avere un tempo e uno spazio solo mio.
Ho riempito le pagine con alcune frasi che sono state il mio
motto fino ad ora, in cui ritrovo la mia via. Quella di Elizabeth Edwards è un
modo molto elegante ed inglese per dire #ricalcolopercorso che giuro appena
possibile mi tatuerò.. perché dopo tante situazioni difficili in cui sono stata
ho capito davvero che posso fare il TOM TOM, ricalcolare il percorso e
scegliere una via che può farmi stare meglio.
Il mio augurio per me ma anche per voi è che impariamo ad
avere il coraggio di Cenerentola… che non è “una gran culo” come viene detto in
Pretty Woman, perché lei ha avuto il coraggio di credere nei suoi sogni … io
vorrei fare come lei! (PS la citazione è di Rosy Mercurio)
A presto.
Silvia
Qualcuno di voi sarà scettico a sentire queste cose. Ma lei lo racconta non in modo distaccato e superficiale. Lei racconta la sua vita. Racconta le sue gioie e i suoi momenti difficili presentando il libro e descrive come è andata oltre, come è riuscita a forzare la mano alla gioia e ci regala (perchè di regalo si tratta) la sua esperienza e le sue conoscenze attraverso degli esercizi che tutte noi possiamo fare.
Cosi ho iniziato a lavorarci...
Prima di tutto ho pensato che quando prendo in mano il BOM voglio sentirmi a casa, voglio trovare le cose e i colori che mi fanno stare bene.. e voglio ricordare cosa mi spinge ad essere creativa.
Voglio ricordarmi da dove arrivo, ma soprattutto dove voglio andare, e se ancora non so dove voglio andare…. Scoprirlo!
La vera copertina la devo ancora fare ma la cosa bella è che, da quando l’ho iniziato, ho iniziato a portare sempre con me in borsa un astuccio con penne colorate, washi, biadesivo. Scrappo da un po ma non l’ho mai fatto. Ora invece mi diverte. E lo faccio.
E quando sono al lavoro, in pausa pranzo, stacco velocemente per ritagliarmi almeno una ventina di minuti per poterci lavorare.
A casa mi è impossibile, almeno mi è impossibile in tranquillità. E cosi ho cambiato le abitudini.
Per avere un momento per me. Per radunare i miei pensieri. Spesso lo faccio al mattino presto. Quando arrivo al lavoro prima di tutti i colleghi. Per iniziare la giornata in modo colorato.
Il BOM è una traccia, uno strumento, che noi dobbiamo fare nostro e dunque colorarlo e riempirlo come ci sentiamo. Non c’è un modo “giusto” o “sbagliato” e questo rende ciascuna di noi libera di fare ciò che ci fa stare bene.
Se mi aiuta a mettere a fuoco i pensieri, se mi fa stare meglio, ad affrontare e a capire quali sono le mie paure allora…. PARTO.
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