Un pezzo di me è rimasto li
Quando è nato il mio primo figlio ero piena di paure eppure ero tanto incosciente...
non avevo la più pallida idea di cosa volesse dire essere madre e ora, che forse lo so, sorrido al ricordo di come ero.
Ricordo benissimo il giorno in cui sono venuta a casa dall'ospedale con quel piccolo frugoletto.
Ricordo che ho pensato: "che meraviglia questo esserino arrivato nella nostra vita".
No non è vero. Ho pensato "Adesso sono tutti cavoli miei".
Perchè si romanza sempre la nascita di un figlio.
Si ricorda il profumo del borotalco, le morbide carezze, gli abbandoni tra le tue braccia.
Ma nella realtà c'erano stanchezza, depressione, paure, cacche puzzolenti come mai più si pensava un esserino cosi dolce potesse produrre.
C'erano rigurgiti e notti insonni.
C'erano pianti insoddisfatti e colichette notturne.
Eppure ricordiamo il dolce.
E dico di più.
Nonostante l'età e la fatica che faccio oggi mi manca tutto quello.
Mi manca la giovinezza e l'energia con cui affrontavo le cose.
E anche il mio tempo totalmente dedicato a lui, a loro.
Oggi, mentre aspettavo nel corridoio la mia amica che ha appena partorito, sentivo gli strilli dei neonati e ricordo che mi chiedevo cosa volessero dire.
Avrei voluto parlassero per capire se era mal di pancia, fame, sonno, stanchezza.
Avrei voluto parlassero.
Anche ora vorrei parlassero di più.
E anche ora penso di non capirli come allora.
E anche ora, come appena nati, alcuni odori sono terribili.
E anche ora, come allora, invece di godermi il momento vivo la fatica.
E forse un giorno tutto questo mi mancherà.
Non ricorderò i compiti fatti all'ultimo o le insufficienze, ma solo le serate passate insieme a guardarci un film, le loro gare, le loro sconfitte. E ricorderò che io c'ero. Che ci sono sempre stata.
E questo, forse, dà un senso alla mia vita. Esserci per loro. Quando ne hanno avuto bisogno o quando me lo chiederanno. Famiglia per me è "ESSERCI". Sapere che ci siamo per i figli è porto sicuro a cui tornare. Quando vogliono. E non è cosa da poco.
So di per certo che vorrebbero una mamma migliore.
So di per certo che potrei essere una mamma migliore.
So di per certo che ora, come appena nati, darei la mia vita per loro.
E nonostante l'incertezza del domani (ora mi chiedo che lavoro faranno, che tipo di vita avranno, se so sposeranno o no, se avranno figli o no) quel che so di per certo è che devo imparare a lasciarli andare.
Ed è proprio qui la mia fatica.
Non perchè io non possa avere una vita senza di loro. La mia vita è piena anche così.
Ma è come se nascendo un pezzo di me se lo fossero presi.
E senza quel pezzetto mi sentirò sempre incompleta.
Una mamma.






hai espresso in pieno ciò che pensa la maggior parte di noi mamme :)
RispondiEliminala cornice è meravigliosa
come sempre ;)
confermo... è il mio pensiero costante ... e lo so devo imparare a lasciarli andare.... grazie per aver condiviso sia il meraviglioso progetto ma soprattutto le parole che ognuno ha dentro e non riesce ad esprimere e come si sente dire se si esprimono a voce alta fanno meno paura!!!!
RispondiEliminaBellissime parole che condivido in pieno :)
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