Guardati dentro

In mezzo alla vita frenetica e agli impegni che si hanno e alle "cose da fare" dovremmo riscoprire il valore del silenzio e della "pausa". Del riflettere. Del guardarci dentro.




Ogni giorno siamo riempite di richieste: al lavoro devo fare "entro il", a casa servono cose subito, cose da comprare, compiti da finire, lavatrici fa fare.
Anche in amore ci sono richieste, richieste di impegno, ogni giorno.
Richieste di attenzione.
Richieste di presenza.
Esattamente come nell'amicizia.
Ma in tutto questo non dobbiamo mai perdere dove siamo noi.
Fermarsi e riequilibrarsi.
Sembra impossibile tutto questo nella nostra realtà.
Eppure dobbiamo farlo.
Io ho riscoperto un po questo nel camminare e nell'iniziare (finalmente) a prendermi un po più cura di me. E ho riflettuto che alla fine noi siamo l'unica cosa che abbiamo realmente di nostro. E abbiamo la responsabilità di ricordare sempre dove siamo e dove vogliamo andare.

Ci hanno fatto credere che questo fosse "egocentrismo", "egoismo".
Ci hanno fatto credere che pensare a sè (oltre che agli altri certamente) sia sbagliato, ma non è cosi.
E abbiamo secondo me il "dovere" di prendere tempo e dedicarci a noi.
Momenti in cui gli altri possono anche aspettare.

Il mio nuovo hastag #ricominciodame ("mio" nel senso che lo uso spesso) ha questo significato.
Mi vuole ricordare che io ci sono o meglio che CI SONO ANCHE IO.
E che non devo scordarmelo.
Certo è difficile.
Oggi per esempio arriverò dall'ufficio di corsa e vorrei tanto andare a camminare. Ma mi sento già in colpa per il weekend che non ci sarò e non so se riuscirò ad essere ferma in questa decisione.

Colpa. Il senso di colpa è una delle cose che noi donne e ancora di più noi mamme dobbiamo levarci di torno. Non siamo mai "abbastanza", non siamo mai "a posto" e così ci sentiamo ancora di più in colpa. Come quando guardo le altre mamme che si ricodano tutti i giorni con meticolosità di firmare il diario, comprare la colla che manca, mettere la merendina nello zaino, mentre Daniele ogni tanto si presenta a scuola con magliette macchiate, unghie lunghe, cartucce della biro esaurite.. ed esaurita pure io.

Io credo che dobbiamo trovare un giusto equilibrio tra tutto ciò che ci accade intorno e noi stesse, perchè anche noi siamo importanti. Certo.. a volte è difficile. Anzi è già difficile nella vita "normale", ancora di più se accade qualcosa di grave. Se qualcuno sta male, se qualcuno intorno a noi sta soffrendo o è malato. O addirittura di fronte ad un lutto..Ecco certo che è difficile centrarsi.

Eppure è li che noi dobbiamo trovare questi momenti nostri.
Dei nostri tempi. Prima per sopravvivere e poi, quando la vita andrà avanti, anche per ritornare a vivere.

Invece la prima cosa che facciamo è "lasciarci andare", non curarci più, non respirare aria pulita a pieni polmoni e camminare. Andare avanti.
Abbiamo gli occhi davanti e non dietro per guardare verso il nostro futuro e non verso il passato.
Il passato ci dice chi siamo oggi. Ma è il futuro che vedrà ciò che stiamo diventando.

E fatevi foto... non vergognatevi di ciò che siete!. Belle, brutte, giovani, anziane. Grassottelle.
Anche io non mi fotografavo. Ora ho imparato ad accettarmi come sono. Io sono questa cosa qui. Fossette e sorriso.
Ciccia e magliette larghe.
Rughe che arrivano e preoccupazioni che non passano.
Sicurezze e dubbi.
Piedi gonfi e scarpe da ginnastica.
Cosce larghe e tette grosse.
Rigidità e presenza.
Serietà e cazzeggio.
Foulard e capelli colorati.
Fiducia e paura.
Gentilezza e voce alta.
Determinazione e obiettivi chiari.
Corpo massiccio e mani delicate.
Muscoli sconosciuti e voglia di imparare.

Le foto portano avanti i nostri ricordi. Rivedermi un anno fa, due, tre, mi aiuta a capire quanta strada ho fatto.

E questo è il progetto che accompagna il mio racconto... un progetto di Elena al meeting Piemonte di qualche mese che non ho mai pubblicato sul mio BLOG.




Alla prossima!!!
Silvia

Commenti

  1. noi siamo come siamo. e solo accettandolo potremo essere felici.
    Amedea

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  2. Che bello leggerti e rileggerti, te l'ho gia' detto e te lo ridico, invidia pura perche' tu sai scrivere emozioni le tue e le nostre😍😘👏👏👏

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  3. Anche io ho ricominciato da me qualche tempo fa. Non che lo abbia deciso o programmato, è stata l'unica strada possibile per non soccombere. Si, mi sento in colpa quando mi prendo dei momenti solo miei, penso che quella non passerà mai...e ho ricominciato a fotografarmi, non spesso, ma ogni tanto e mi piace riguardare le foto e ricordare cosa provavo in quei momenti. Tutto vero, è la vita che racconti. Poi però ci sono amiche che vivono solo per lavorare dal lunedì al venerdì, il sabato la spesa e guai a "rubare" un fine settimana a marito e figli...mi dispiace per loro, non capiscono cosa si perdono, la vita!

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